Utilizzi i magneti di sollevamento?
Sei un RSPP?
Con questa guida ti forniremo tutti gli elementi necessari per eseguire una corretta valutazione del rischio e per determinare con precisione quali dispositivi di sollevamento utilizzare per le tue esigenze.
Indice
I RISCHI NEL SOLLEVAMENTO
Quando utilizzi un sollevatore magnetico a magneti permanenti sei sicuro di sollevare in sicurezza?
Sei sicuro che il carico sollevato non cada?
Il principale rischio, infatti, è costituito dalla caduta del carico in sollevamento.
Ecco quali sono i motivi per cui un carico può cadere durante l’azione di sollevamento:
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
È possibile sollevare senza correre dei rischi?
Prima di utilizzare un qualsiasi dispositivo atto a sollevare un carico è necessario effettuare la VALUTAZIONE DEL RISCHIO.
Bisogna cioè considerare tutte le valutazioni e le accortezze necessarie per sollevare in sicurezza.
I principali fattori per la valutazione del rischio sono i seguenti:
1. Spessore del carico: in funzione dello spessore si può ridurre la portata effettiva del dispositivo di sollevamento
2. Dimensioni e peso massimo del carico da sollevare
4. Composizione del materiale da sollevare e cioè quanto magnetizzabile sia il materiale
5. Natura del carico e sua geometria: occorre sapere se i carichi da sollevare sono presi singolarmente, sono sovrapponibili (es. lamiere), sono stratificati (esempio materiale a sandwich), sono a fasci (tondini)
6. Portata nominale del sollevatore allo spessore minimo: cioè la portata massima dichiarata dal costruttore
7. Planarità del carico: se vi è sufficiente superficie di contatto, se si tratta di tondi
8. Flessibilità del carico: se ad esempio la lamiera è sottile ed estesa da flettersi
9. Traferro: verificare se vi è del “vuoto d’aria” fra la superficie del carico e il campo magnetico. Questo traferro può essere causato da sporcizia presente sulla superficie, da materiale interposto come vernice, olio, carta ecc..
10. Temperatura del materiale: di solito lo standard prevede di non superare i 70°C ma vi sono situazioni particolari dove la temperatura del pezzo potrebbe arrivare fino a 650°C
11. Allineamento del carico: se il sollevatore magnetico è posto sul baricentro del carico
È consuetudine pensare che se devo sollevare ad esempio una piastra da 500 Kg, posso utilizzare un sollevatore con una capacità massima fino a 500Kg.
Non basta sapere quanto pesa il carico o meglio non è il peso del carico a stabilire a quanto corrisponde la capacità del mio magnete.
È necessario rapportare il peso ad una serie di fattori, di cui il più importante fra essi è lo spessore della lamiera perché proprio in funzione dello spessore cambia la capacità di sollevamento.
Quanto più la lamiera è sottile tanto più ho bisogno di una forza magnetica elevata e quindi di capacità di sollevamento maggiori.
Facciamo un esempio:
Prendiamo un sollevatore magnetico modello TML 500 ALFRA cioè un sollevatore con capacità di targa di 500 Kg.
Il sollevatore riesce a sollevare 500 Kg solo se la lamiera ha uno spessore non inferiore a 15 mm e se il carico è posto perfettamente in orizzontale (non vi è nessun grado di inclinazione).
È importante infatti anche l’inclinazione del carico da spostare perché l’inclinazione riduce la portata di sollevamento.
Per ulteriori informazioni leggi il nostro articolo di approfondimento: "Magneti di sollevamento: sollevare in sicurezza lamiere e tubi"
Nella tabella sottostante possiamo vedere un esempio di capacità di sollevamento del sollevatore modello TML 500 ALFRA in funzione anche del traferro e della qualità della superfici.
CAPACITÀ DI CARICO IN KG |
||||||
SPESSORE DEL MATERIALE |
Superficie pulita e piatta | Superficie arrugginita, leggermente graffiata | Superficie irregolare, arrugginita e ruvida |
|||
Strato d'aria < 0,1 mm | Strato d'aria = 0,25 mm | Strato d'aria = 0,5 mm |
||||
mm | 0° | 6° | 0° | 6° | 0° | 6° |
2 | 50 | 44 | 45 | 39 | 40 | 35 |
3 | 130 | 110 | 115 | 100 | 85 | 72 |
4 | 195 | 170 | 160 | 140 | 135 | 115 |
5 | 300 | 260 | 340 | 205 | 190 | 165 |
6 | 360 | 315 | 270 | 235 | 220 | 190 |
8 | 455 | 395 | 310 | 270 | 240 | 205 |
10 | 490 | 430 | 360 | 310 | 250 | 215 |
15 | 500 | 440 | 365 | 315 | 250 | 220 |
> 20 | 500 | 440 | 370 | 320 | 260 | 225 |
Nel paragrafo precedente abbiamo accennato che anche l’inclinazione del carico influisce sulla portata di sollevamento. Quanto più il carico è inclinato tanto più è necessaria una capacità di carico maggiore.
Sempre in riferimento al nostro sollevatore TML 500 ALFRA vediamo in questa tabella come un carico ad esempio inclinato a 90° comporti una riduzione della capacità di sollevamento fino al 70% cioè una capacità di sollevamento del 30% rispetto al valore nominale.
Esempio: Si vuole sollevare una piastra spessa 6 mm, fatta di S235. La piastra è in posizione verticale, ad esempio ad un angolo di 90°, in uno scaffale e il magnete è nella giusta posizione come in Figura 1.
360 kg x 100% x 30% = 108 kg Quindi il sollevatore magnetico del nostro esempio potrà sollevare a 90° : 108 Kg @ 6 mm S235 @ 90° |
4. COMPOSIZIONE DEL MATERIALE DA SOLLEVARE
I carichi da sollevare devono essere ferromagnetici. I materiali che si possono sollevare con un sollevatore magnetico a magnete permanente devono avere un basso contenuto di carbonio.
Acciai con alti contenuti di carbonio o la cui struttura è stata alterata da trattamenti termici hanno una capacità più bassa di essere magnetizzati .
In funzione del tipo di acciaio (ad esempio l’acciaio fuso ha una capacità di essere sollevato inferiore rispetto all’acciaio non legato, così come la ghisa) o materiale da sollevare sempre di tipo ferritico, la capacità di sollevamento può ridursi.
La tabella seguente da un esempio di come la forza magnetica si riduca in base al tipo di materiale:
Materiale | Forza magnetica in % |
Acciaio non legato (0,1 - 0,3 % C contenuto) | 100 |
Acciaio non legato (0,3 - 0,5 % C contenuto) | 90-95 |
Acciaio fuso | 90 |
Ghisa grigia | 45 |
Nickel | 11 |
Maggior parte di acciai inox, alluminio, ottone | 0 |
Per sollevare in sicurezza metalli con tenori di carbonio diversi dallo standard bisogna considerare una prova di stacco specifica per il materiale allo spessore del pezzo da sollevare.
5. NATURA DEL CARICO E SUA GEOMETRIA
Altro fattore importante è dato da come è fatto il nostro carico da sollevare cioè se si tratta di sollevare una sola lamiera, se si tratta di sollevare superfici curve, se si tratta di sollevare carichi con sagome particolari.
In ogni caso è necessario capire se il materiale ha una superficie piana adeguatamente ampia per potersi agganciare oppure se si tratta di tondi.
Se si tratta di avere una superficie piana occorre utilizzare un sollevatore costruito per superfici piane così come se si tratta di tubi o superfici tonde occorre avvalersi di un dispositivo con il magnete sagomato per adattarsi alle curve.
Le foto qui sopra riportate evidenziano come deve essere fatta la superficie di un magnete se deve sollevare dei tondi.
6. PORTATA NOMINALE DEL COSTRUTTORE
È importante fare attenzione ai valori riportati nelle tabelle dei costruttori dei dispositivi di sollevamento.
I costruttori devono dichiarare i valori di portata utilizzando un fattore di sicurezza 3:1.
Cioè se dichiarano uno spessore di 6 mm su un acciaio tipo S235, per un carico posto perfettamente in orizzontale, la capacità di sollevamento è di 360 Kg.
È come dire che il dispositivo stacca il carico ad almeno 1080 Kg ma la sua capacità di sollevamento in sicurezza è di soli 360 Kg cioè utilizzo un fattore di sicurezza nel rapporto 3:1 in modo tale da non avere problemi con il sollevamento del carico.
Nel libretto macchina questo fattore deve essere ben dichiarato come da normativa.
7. PLANARITÀ DEL CARICO
Per garantire un sollevamento in sicurezza è necessario che il carico da sollevare abbia una superficie di contatto con il sollevatore più ampia e piana possibile.
Più la superficie è ampia, regolare e piana maggiore è la forza di adesione magnetica.
Se la superficie presenta delle curve come ad esempio nei cilindri o tondini occorre utilizzare specifici sollevatori magnetici.
8. FLESSIBILITÀ DEL CARICO
In questo caso non si può utilizzare un solo magnete di sollevamento ma occorre bilanciare il carico con altri magneti facendo in modo che vi sia sempre una buona superficie di appoggio per creare l’adeguata potenza magnetica.
Di solito si consiglia l’utilizzo di un bilancino con più magneti attaccati.
9. TRAFERRO
Il traferro è la distanza che si crea fra il poli del magnete e la superficie di carico. Per avere la massima capacità di sollevamento dichiarata dal costruttore questa distanza deve essere ridotta al minimo.
La superficie quindi deve essere il più possibile pulita, liscia, senza rugosità, senza rivestimento come ruggine, vernice, calamina, olio.
Anche i poli del magnete possono creare il traferro se sono usurati o danneggiati. Ecco perché periodicamente, secondo le prescrizioni dettate dalla norma UNI EN 13155-2009, e riepilogate nel libretto del costruttore, occorre far controllare il dispositivo per verificare lo stato del magnete e la sua capacità di carico.
Qui sotto vediamo alcune immagini di superfici del magnete rovinate.
10. TEMPERATURA DEL MATERIALE
La temperatura del carico è importante se si utilizzano i magneti permanenti.
I magneti permanenti infatti funzionano bene se la temperatura del pezzo da sollevare non supera i 70/80°C a seconda di quanto dichiarato dal costruttore.
I materiali ferrosi infatti perdono la loro capacità di essere magnetici ad una temperatura pari a circa 74°C per l’acciaio al carbonio.
Anche il magnete però subisce un danneggiamento irreversibile se viene a contatto con superfici calde già a partire da 80°C.
Infatti nemmeno dopo il raffreddamento il magnete sarà più in grado di attivare l’adesione magnetica qualora venisse in contatto con pezzi caldi.
11. ALLINEAMENTO DEL CARICO
Durante il trasporto del carico bisogna fare attenzione che il magnete di sollevamento sia sempre collocato in prossimità del baricentro del carico altrimenti si rischia oltre che la flessione del carico anche una diminuzione della capacità di adesione.
Occorre quindi sincerarsi che il carico sia in condizioni di stabilità.
Nel caso invece il sollevatore venga utilizzato per l'assemblaggio e quindi il movimento preveda una rotazione rispetto all'asse di sollevamento di 90°, il punto d'aggancio dovrà essere per forza fuori dal baricentro.
PROCEDURE OPERATIVE PER SOLLEVARE IN SICUREZZA
Vedremo ora delle procedure standard da seguire per sollevare in sicurezza suddivise in base alle competenze in materia di sollevamento:
1. PROCEDURE PER IL LAVORATORE/OPERATORE
Cosa deve fare un operatore per sollevare un carico in sicurezza?
Vediamo un esempio di PROCEDURA OPERATIVA per sollevare in sicurezza:
2. PROCEDURE PER IL DATORE DI LAVORO O RSSP AZIENDALE
Cosa deve fare l’azienda per garantire la sicurezza nelle operazioni di sollevamento (con attrezzature di sollevamento sotto gancio)?
Abbiamo detto che sollevare in sicurezza è un dovere e che il rischio di cadute si può evitare se si prestano le dovute attenzioni e controlli.
Abbiamo appena visto che l’ operatore deve essere consapevole dell’attività che svolge e deve osservare una serie di controlli prima di mettere in azione il sollevamento.
Nello specifico il datore di lavoro e/o RSSP devono prendere le misure necessarie affinchè le attrezzature di lavoro siano installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d’uso (art. 71, comma 4) e che qualora queste attrezzature richiedano conoscenze specifiche per il loro utilizzo in sicurezza, devono scegliere lavoratori con competenze adatte e formarli adeguatamente.
Devono inoltre informare i lavoratori dei rischi che corrono nell’utilizzo delle attrezzature.
La formazione dei lavoratori da parte del datore di lavoro o del RSSP deve comprendere i seguenti punti:
AZIONI PREVENTIVE
In generale cosa dobbiamo fare per garantire che il dispositivo di sollevamento, una volta che abbiamo accertato che è idoneo al sollevamento di uno specifico carico in base ai dati di targa , abbia sempre le prestazioni dichiarate dal costruttore?
Ricordiamo che si tratta di un dispositivo di sollevamento magnetico le cui prestazioni dipendono dallo stato di usura del magnete.
Che controlli dobbiamo fare, quando e come?
I dispositivi di sollevamento magnetici devono essere sottoposti a controlli periodici, stabiliti secondo le indicazioni dei costruttori e in osservanza alla norma UNI EN 13155 (che specifica i requisiti di sicurezza e le procedure di certificazione per le attrezzature amovibili di presa del carico per apparecchi di sollevamento).
ISPEZIONE GIORNALIERA: viene effettuata generalmente dall’operatore e consiste in un controllo visivo dello stato di usura del magnete. Si controlla visivamente se il magnete è danneggiato, si deve pulire la superficie del magnete da sporcizia, olii, trucioli, ruggine, umidità, si controlla lo stato di azionamento della leva.
ISPEZIONE SETTIMANALE: occorre controllare anche che il bozzello di aggancio non sia rotto, che la leva si azioni normalmente, e che il fondo del magnete non presenti scalfitture o che i cerchi che ricoprono le bobine non siano sollevati.
ISPEZIONE MENSILE: controllare la leggibilità delle etichette, dei loghi sulla sicurezza apposti sul magnete, controllare lo stato dei filetti dei fori di aggancio ad altri dispositivi, lo stato di usura e presenza dei rivetti.
ISPEZIONE ANNUALE: ogni anno occorre controllare la capacità di carico del magnete spedendo il dispositivo o al costruttore o ad un centro specializzato che con apposite attrezzature è in grado di rilasciare un certificato di idoneità delle prestazioni di targa originarie del magnete.
INTERVENTI PERIODICI DI MANUTENZIONE PER SOLLEVATORI MAGNETICI A LEVA
Legenda:
O = a cura dell'operatore addetto all'uso del sollevatore
M = a cura di manutentori specializzati dotati di attrezzature specifiche o del costruttore
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Verifiche e controlli da effettuare |
DAILY |
WEEKLY |
MONTHLY (*) |
ANNUAL |
Dettagli |
Visivo |
O |
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Collaudo generale |
O |
M |
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Controllo funzionale (movimento leva e suo bloccaggio) |
O |
M |
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Controllo assenza corrosione |
O |
M |
|||
Pulizia |
O |
M |
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Targhe: devono essere in buono stato e facilmente leggibili |
O |
M |
Pulirle e sostituirle se illeggibili (contattare il costruttore / rivenditore per la loro sostituzione) |
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Verifica ganci di sospensione |
M |
(deformazione <10%) |
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Integrità dei poli magnetici |
M |
(ammaccature, sporgenze <10%; se superiore rettificare) o contattare il costruttore / rivenditore per il ripristino |
|||
Prova di collaudo funzionale, a strappo (utilizzando una macchina dinamometrica, ove possibili) |
M
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contattare il costruttore per il controllo, se non disponibile l’adeguata attrezzatura di misura |
|||
NOTA: (*) Le operazioni di manutenzione, ove previsto, devono essere annotate nell'apposito registro di controllo. Prima di ogni utilizzo è necessario eseguire il controllo visivo, pulire i poli magnetici e la superficie di contatto del pezzo da sollevare. |
A CHI RIVOLGERSI PER IL CONTROLLO ANNUALE DELLA CAPACITÀ DI CARICO DI UN MAGNETE?
Di solito è il produttore che è in grado di ri-certificare il magnete con periodicità annuale ma vi sono anche centri specializzati per fare questo.
Quello che serve per controllare la capacità di carico di un magnete e quindi verificarne le sue prestazioni rispetto a quelle di targa è una attrezzatura che è munita di una cella di carico, abbinata ad un dinamometro che in funzione degli spessori delle lamiere rileva la capacità di carico del dispositivo.
Il laboratorio della BIANCHET S.R.L. si è dotato di una attrezzatura all’avanguardia in grado di effettuare tutti i test di carico del sollevatore in base agli spessori consentiti e osservando i principi della norma UNI EN 13155.
Per ogni spessore viene rilevata la capacità di carico del sollevatore e confrontata con i dati di targa dichiarati in origine dal costruttore.
Viene quindi rilasciato un certificato come questo:
COME FARE A RICORDARSI DELLE SCADENZE?
Di solito chi gestisce la sicurezza deve dotarsi di un sistema che per ogni attrezzatura indica la cadenza dei controlli periodici.
Tuttavia per venire incontro alle esigenze delle aziende BIANCHET S.R.L. fornisce ai suoi clienti il servizio FMT cioè un servizio di richiamo automatico delle attrezzature/dispositivi a seconda della data di scadenza.
Con un anticipo di circa 2 settimane viene inviato al cliente un promemoria con l’elenco delle attrezzature che devono essere sottoposte a richiamo per l’ispezione annuale o periodica delle prestazioni.
Inoltre, se il servizio di controllo del magnete viene effettuato dal nostro laboratorio, viene apposta sul sollevatore magnetico un'etichetta sulla quale viene impressa la data del prossimo service da eseguire (mese e anno).
Se hai trovato questo articolo interessante e se pensi di avere nella tua officina dei dispositivi di sollevamento con magneti permanenti da dover controllare oppure se vuoi approfondire il tema del sollevamento contattaci cliccando qui sotto: